BLACKBURN BUCCANEER

Il progetto del Buccaneer nacque da una specifica datata anni ’50 dell’Ammiragliato britannico per un velivolo imbarcato con una portanza sufficiente a prendere l’involo da ponti corti e capace di operare a bassa quota al di sotto delle fasce radar delle unità nemiche (sovietiche) ad alta velocità subsonica con autonomia di 4000 km e con un carico bellico consistente convenzionale e nucleare. Il Blackburn Buccaneer era soprannominato Banana Jet perché il progetto era denominato Blackburn Advanced Naval Aircraft (BANA) e si può paragonare all’Intruder americano degli anni ’70, cioé ad un aereo da interdizione ogni-tempo. Si trattava di un aereo biposto in tandem in cui prendevano posto il pilota ed il navigatore/operatore con sedili eiettabili a quota e velocità zero con una carica esplosiva nel tettuccio per facilitare l’espulsione. Il velivolo era dotato di una grossa stiva per 4 bombe da 454 kg o per un tamburo rotante per gli ordigni atomici. Era dotato di una sonda fissa per il rifornimento in volo dato che quella originaria retrattile aveva creato problemi di flessione. In coda c’era il caratteristico aereofreno che si apriva a petalo. Sotto ogni ala c’erano due punti di attacco per trasportare missili, bombe, serbatoi ausiliari e nelle versioni aggiornate il pod per illuminare i bersagli. La prima versione S.1 era sottopotenziata in quanto i reattori De Havilland Junior non permettevano il decollo con il carico bellico per cui l’aereo si alzava con un minimo di carburante e poi si riforniva in volo. Questo problema si risolse con l’adozione dei Rolls- Royce Spey, nella versione S.2, che consumavano meno ed erogavano una potenza superiore del 40%. Questo velivolo, consegnato nel 1962, operò solo sino alla fine degli anni ’60 sulle portaerei perché nel 1966 fu deciso di rinunciare alle stesse per motivi di economia e di sostituirle con le portaelicotteri da cui potevano levarsi in volo gli Harrier vtol/stol, per cui il Buccaneer non partecipò alla guerra delle Falkland. Nel 1974 i Buccaneer della Fleet Air Arm furono presi in carico dalla RAF. Tra le campagne a cui partecipò questo tipo di aereo fu la difesa dei confini del Belize, protettorato britannico, nei confronti del Guatemala, il rischieramento a Gibilterra quando ci furono momenti di tensione tra Gran Bretagna e Spagna per la detenzione della Rocca, e la prima guerra del Golfo in cui il Buccaneer, dotato di illuminatore al laser per i bersagli, operava in coppia con il Tornado. All’estero fu utilizzato dal Sud Africa in aiuto ai ribelli angolani dell’UNITA contro le forze regolari Angolane e Cubane a metà anni ’70.
Modello in scala 1/48 ditta Airfix raffigurante un Buccaneer operante nella I guerra del Golfo del 1990.

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