CURTISS SB2C HELLDIVER

Progettato per sostituire l’SBD Dauntless, in base ad un concorso promosso dall’US Navy del 1938 per un bombardiere in picchiata, l’Helldiver non fu approntato prima del dicembre del 1940 con forti limitazioni derivanti dalla necessità di contenere la lunghezza in modo da far entrare nei ponti delle portaerei due aerei per volta. Ciò determinò una instabilità longitudinale nell’aereo mai del tutto risolta nonostante l’ampliamento delle ali e della deriva e l’allungamento del muso. L’urgenza dell’US Navy di disporre di un bombardiere a tuffo con maggiore autonomia costrinse la ditta costruttice a mettere in produzione le macchine ed a modificarle in un altro stabilimento per fare fronte ai vari problemi che insorgevano per un aereo non ancora testato: tre portaerei, la Essex, la Lexington e la Yorktown partirono con i vecchi bombardieri Dauntless senza poter imbarcare gli Helldiver ancora insoddisfacenti per poter essere utilizzati. Dopo 2 anni e mezzo dalla realizzazione del prototipo si arrivò alla versione III pronta per il combattimento. L’armamento inizialmente costituito da 4 mitragliatrici da 13 mm fu sostituito da due cannoni alari da 20 mm e da due mitragliatrici da 7,6 situate nel posto di osservazione. Nella carena dell’aereo era ricavato l’alloggiamento per il trasporto di una o due bombe o di un siluro. Nelle versioni più recenti c’erano vari attacchi per razzi o bombe sotto le semiali. Il motore era un Wright Cyclone R-2600 da 14 cilindri che , nelle versioni successive, fu incrementato di potenza, rimanendo sempre l’Helldiver sottopotenziato per il peso e la massa dello stesso aereo.Dall’elica tripala si passò alla quadripala e fu adottato un radar posto sotto la semi-ala destra. Anche l’Us Army Air Corps fu interessata all’Helldiver ed acquisì 900 macchine senza ali ripiegabili e gancio d’arresto con la denominazione A-25 che poi furono cedute al corpo dei Marines che le utilizzarono da piste terrestri. L’inghilterra relegò gli Helldiver ricevuti in seconda linea. Dopo la fine della WWII l’aereo fu ceduto a diverse nazioni quali la Francia che se ne servì in Indocina facendolo decollare dalle portaerei fino alla disfatta. L’Aeronautica Militare Italiana ricevette nel 1950 i primi Helldiver con la sigla SC2-5 anzicchè SB2 in quanto in base all’armistizio non poteva detenere mezzi offensivi tipo i bombardieri. I velivoli vennero assegnati alla Scuola di Volo di Lecce e poi ,con l’approntamento della pista, a Grottaglie inquadrati nell’86 Gruppo Antisom. Ulteriori Helldiver ceduti costituirono l’87^ Gruppo Antisom a Catania-Fontanarossa nel 1952. Numerosi furono gli incidenti anche mortali con questo aereo che fu sostituito gradualmente a partire dal 1953 dal Lockheed Harpoon sia nell’87^ Gruppo che, successivamente , nell’86^ venendo di volta in volta radiato al termine della vita utile. Gli ultimi esemplari furono relegati all’attività di traino bersaglio. La Marina Militare Italiana dopo il secondo conflitto mondiale avrebbe voluto possedere una portaerei e la relativa componente aerea ma si rese conto che la manutenzione di una unità del genere non era alla portata di un paese uscito stremato dalla guerra. Si accontentò quindi di creare le premesse per un’aviazione di marina, come era accaduto nel WWI in cui però furono gli Anmericani a brevettarsi c/o la Scuola di Bolsena: inviò 15 ufficiali negli Stati Uniti per brevettarsi come piloti di aerei imbarcati e nel 1952 due di questi trasferirono dalla USS Midway, in rotta nel Mediterraneo , sino a Napoli Capodichino , due Helldiver con le insegne della Marina, parcheggiandoli c/o la base US Navy. Questi velivoli, battezzati Gabbiano I e II furono sequestrati dai Carabinieri perchè ci fu un braccio di ferro tra Marina ed Aeronautica per la detenzione dei mezzi ad ala fissa. Infatti l’Aeronautica si appellava alla legge mussoliniana del 1937 che assegnava all’aviazione il compito di gestire gli aerei per cui i due nuovi arrivati furono trasferiti a Grottaglie e servirono nell’86^ Gruppo. Ai tecnici e piloti che avevano acquisito esperienza e brevetti negli Stati Uniti non fu riconosciuta la validità di questa esperienza.
Modello in scala 1/48 ditta Monogram raffigurante uno dei due Helldiver destinati alla Marina Militare e requisiti nel dicembre 1952 dall’Aeronautica Militare..
Modello in scala 1/48 ditta Monogram raffigurante un S2C-5 traino bersagli dell’86^ Gruppo Antisom di Grottaglie.